Preambolo
L’esistenza tutta di Giovanni Arnaud, come Egli documenta in una tela dipinta, è stata commossa e mossa dall’incontro con Cristo.
Tale evento ha introdotto, nell’Arnaud, una novità di vita tale da risignificare ogni suo tratto, finanche l’uso delle proprie sostanze: tutto avrebbe dovuto concorrere a rendere le persone partecipi della medesima esperienza da lui gratuitamente ricevuta in dono nell’amicizia con Dio; animato da tale specifico intento, l’Arnaud iniziò, in Volpiano, l’Ospedale di Carità.
La nascente Fondazione, fedele alle chiare indicazioni testamentarie del Testatore – infra riportate – intende collocarsi nel medesimo alveo: esplicito riferimento ispirativo e valoriale della Fondazione sarà, pertanto, la “Dottrina sociale della Chiesa”, accolta ed affermata nei suoi contenuti essenziali.
In primis, si afferma il riconoscimento della dignità della persona umana, creata infatti ad immagine e somiglianza di Dio; da ciò scaturiscono il suo essere unica ed irripetibile, la sua sacralità in ogni fase e condizione di vita, quindi l’indisponibilità e l’inviolabilità e, ancora, il suo essere libera e sorgente essa stessa di valori, senza necessità che istituzione alcuna ne concorra all’attribuzione.
Congiuntamente, nell’agire, viene invocato il principio di sussidiarietà quale riconoscimento dell’inalienabile diritto delle persone ad
esprimere la propria originale e costitutiva interpersonalità, anche a livello sociale ed aggregativo, costituendo, dal basso, corpi intermedi che operino liberamente e nella propria specificità a beneficio della società tutta, nel vivo desiderio di promuovere responsabilmente il bene comune, secondo i principi di solidarietà e di partecipazione.
Scopo primario della Fondazione, nonché, al contempo, prioritario e indefettibile suo principio ispiratore, sarà, dunque, il concorrere, mediante la propria opera, al bene della persona, promuovendone lo sviluppo umano integrale.